
Oggi, in un’epoca segnata dal cambiamento climatico e dalla ricerca di uno stile di vita più consapevole, il termalismo si riscopre custode di un equilibrio fragile: quello tra uomo e ambiente. Le terme si collocano spesso in contesti naturali incontaminati, in borghi poco urbanizzati, circondati da boschi, colline o montagne. La loro stessa esistenza impone una gestione sostenibile delle risorse idriche, una pianificazione attenta del territorio e uno sviluppo turistico non invasivo.
Esempi virtuosi non mancano: strutture termali che utilizzano energie rinnovabili, sistemi di riciclo delle acque, percorsi termali integrati con cammini naturalistici e progetti di educazione ambientale. In alcuni casi, la presenza di una fonte termale ha permesso la tutela di un’intera area, trasformandola in parco o riserva naturale, come accade in molte aree in Italia ed all’Estero.
Ma c’è di più. Il termalismo può diventare motore di rigenerazione territoriale. Può rivitalizzare borghi spopolati, creare lavoro stabile, valorizzare produzioni agricole locali e artigianato. Può incentivare un turismo lento, attento alla qualità del paesaggio e alla cultura del luogo.( r.d.)